Cronaca

Affidamento familiare di minori. Respinto il ddl di Morandini

Bocciato dal consiglio provinciale il ddl di Morandini (Pdl) sui minori e gli affidi in Trentino. Le ragioni dell'assoluta contrarietà della Giunta al disegno di legge sono state ribadite dall'assessore alle politiche sociali Ugo Rossi

Bocciato dal consiglio provinciale il ddl di Morandini (Pdl) sui minori e gli affidi in Trentino. Le ragioni dell'assoluta contrarietà della Giunta al disegno di legge sono state ribadite dall'assessore alle politiche sociali Ugo Rossi, per il quale il dibattito ha perso di vista il vero oggetto della normativa, che non è la questione dell'allontanamento del minore dai suoi genitori strumentalmente e demagogicamente agitata dall'opposizione, ma la fase successiva riguardante la scelta di affidarlo a una struttura o a un'altra famiglia.
 
Per cercare di garantire la massima obiettività di questa decisione la Provincia si è dotata di un equipe multidisciplinare che si atterrà a linee guida molto chiare proprio per potenziare l'affido familiare già previsto dalla legge. Rossi ha poi ringraziato le famiglie trentine affidatarie, oggi 100, che la Giunta è già impegnata a promuovere ulteriormente anche se, di fronte a nuclei in condizioni patologiche, non può permettersi di evitare l'assegnazione dei minori a strutture. L'assessore ha inoltre ridimensionato il fenomeno segnalando che al 30 giugno 2011 i minori affidati in strutture sono 236 e pur riconoscendo che si tratta comunque di numeri più alti rispetto alla media nazionale ha aggiunto: "ne siamo orgogliosi perché altrove questi minori sono per strada e nessuno se ne occupa".
 
In definitiva per la Giunta è giusto puntare al potenziamento dell'affido familiare "che resta la soluzione migliore, ma questo tante volte non è possibile. Per questo in Trentino esistono strutture dedicate che - ha precisato Rossi - non fanno business ma cercano di offrire a bambini e ragazzi le migliori condizioni di vita possibili". L'assessore ha infine difeso la professionalità degli assistenti sociali al pari di quella dei giudici e degli psicologi.

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