Sacro Cuore condannato per discriminazione. CGIL: "Passo avanti per tutti i lavoratori"
Una vittoria contro la discriminazione in base all'orientamento sessuale, ma soprattutto per il mondo del lavoro in generale. Esulta la Cgil: "sentenza storica"
Una sentenza storica per i diritti delle persone omosessuali, ma soprattutto per il mondo del lavoro. E' stato infatti il Tribunale del Lavoro di Rovereto a condannare l'Istituto Sacro Cuore di Trento per il caso dell'insegnante che non si è vista rinnovare il contratto dopo il rifiuto a confessare il suo orientamento sessuale.
Esulta la Cgil, che insieme all'associazione Certi Diritti, avvva fatto domanda presso il Tribunale per esaminare il sussistere o meno della discriminazione collettiva, oltre a quella individuale, sostenuta dal legale della docente Alexander Schuster, e riconosciuta dal giudice: "Per noi è una significativa affermazione che riconosce i diritti e la dignità dei lavoratori contro ogni forma di discriminazione".
“Al di là dell'importante riconoscimento del danno e della discriminazione subita dall'insegnante c'è un'affermazione che va oltre il singolo caso e assume una portata generale”. Commentano così il segretario generale della Cgil del Trentino, Franco Ianeselli, e Gloria Bertoldi della segreteria confederale, che ha seguito il caso, la sentenza del Giudice del Lavoro di Rovereto. Anche l'organizzazione sindacale di via Muredei, vincendo il ricorso, è stata risarcita per danni con 1500 euro. All'insegnante ne vanno invece 25.000.
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