Cronaca

Malga Albi distrutta dalle fiamme, la nuova gestione era pronta ad aprire

A dare l'allarme è stato il gestore, quando ormai le fiamme stavano divorando la struttura. Il sindaco: "Cortocircuito ipotesi molto remota"

Malga Albi distrutta dall'iincendio, questa mattina (foto VVFF Garniga)

"L'ipotesi di un cortocircuito è remota, lascio a chi di dovere i commenti e confido nella buona riuscita delle indagini". A  parlare è Valerio Linardi, giovane sindaco di Garniga, ed anche vigile del fuoco. L'incendio che ha distrutto malga Albi questa mattina all'alba lascia una profonda ferita in tutta la comunità, ed una fitta coltre di dubbi e sospetti.

Dopo la vecchia gestione, che aveva disdetto il contratto nell'ottobre 2012, Malga Albi era rimasta vuota ma un nuovo bando l'avrebbe riportata in attiività a breve. Il contratto era stato firmato nell'agosto 2017, ultimate alcune questioni burocratiche le chiavi sono state consegnate nello scorso ottobre. L'idea, sembra, era quella di aprire i battenti a Natale, poi l'apertura era slittata.

E' stato  il nuovo gestore, salito questa mattina alla malga, a dare l'allarme vedendo le fiamme che già stavano divorando la struttura. Circa sessanta i Vigili del Fuoco intervenuti sul posto, provenienti dai corpi volontari di Garniga, Cimone, Aldeno e Romagnano e dal corpo permanente di Trento. Operativo anche l'elicottero provinciale, che ha portato sul posto uomini ed attrezzature.

Dell'edificio non rimane che il locale adibito a caseificio per gli allevatori della zona durante la stagione dell'alpeggio, gestito direttamente dal Comune e non incluso nel bando di gestione della malga. Riguardo ad un eventuale ritardo dei soccorsi a causa della chiusura per frana della strada tra Aldeno e Cimone il sindaco smentisce, confermando che l'ordinanza permetteva il passaggio dei mezzi d'emergenza, cosa regolarmente avvenuta.

Il Comune è proprietario dell'edificio, completamente rimesso a nuovo nel 2007. "E' un grave danno per tutta la comunità, Malga Albi era un simbolo di rilancio di Garniga come zona di montagna a due passi dalla città" prosegue Linardi. Un luogo di pace e di svago non solo per i residenti, ma anche per tanti turisti, inclusi i "trentini di città", particolarmente affezionati a quell'agriturismo immerso nella natura. 


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