Cronaca

Siria: si riaccende la speranza per Dall'Oglio, gesuita rapito amico del Trentino

Il gesuita romano, conosciuto in Trentino per le sue collaborazioni con l'Assessorato alla Solidarietà Internazionale ai tempi di Lia Beltrami, è scomparso nel 2013 ma potrebbe esserci una svolta

foto: commons.wikimedia associazione VeDrò

Si riaccende una luce di speranza per Paolo Dall'Oglio, il gesuita romano rapito in Siria nel 2013, molto conosciuto in Trentino per le sue collaborazioni con l'Assessorato alla Solidarietà Internazionale.

Una luce molto flebile, ma la notizia, riportata oggi da La Stampa, che a sua volta ha ripreso un'inchiesta del quotidiano francese Le Monde, potrebbe essere una svolta sul caso. Esisterebbe infatti un video che mostra il gesuita, vivo, nelle mani dell'Amni, la polizia segreta dell'Isis. Il video doveva essere recapitato in Vaticano nella primavera del 2015, in cambio di 10.000 euro, soldi che avrebbero finanziato il sedicente Stato Islamico.

A dirlo è Saleh A., il jihadista pentito che si trova Francia e che con la sua testimonianza ha contribuito a sventare dei presunti tentativi di attentato a Berlino. Agli 007 francesi ha raccontato di essere arrivato in Europa su un barcone di migranti: ha fatto richiesta di asilo in Germania ed avrebbe fatto parte di una cellula "dormiente" tra Dusseldorf ed un capo di rifugiati in Olanda. La sua vera meta sarebbe stata però Roma dove avrebbe dovuto "vendere" il video al Vaticano. Il file però non è ancora stato trovato e questo rende ancor più deboli le speranze.


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