Petizioni

DIRITTO DEL MINORE A UNA FAMIGLIA

Riceviamo e pubblichiamo il testo della petizione popolare promossa dal Comitato dei Cittadini per i diritti Umani di Trento

 

PETIZIONE POPOLARE

 

 

l sottoscritti cittadini residenti nel Comune di Trento ai sensi di quanto disciplinato dallo Statuto del Comune di Trento - art. 14 - intendono aderire alla proposta di deliberazione sul riesame di ruolo e poteri dei servizi sociali ancora oggetto di iter amministrativo comunale, per appoggiarla e condividerla.

 

OGGETTO: DIRITTO DEL MINORE A UNA FAMIGLIA

Premesso:

  • Che gli estensori della Convenzione sui Diritti del Fanciullo di New York del 1989 si dichiarano "convinti che la famiglia, unità fondamentale della società e ambiente naturale per la crescita e il benessere di tutti i suoi membri e in particolare dei fanciulli, deve ricevere la protezione e l'assistenza di cui necessita per poter svolgere integralmente il suo ruolo nella collettività.";
  • Che la Legge del 4 maggio 1983, n. 184 "Diritto del minore ad una famiglia" stabilisce che "Il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell'ambito della propria famiglia";
  • Che la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dichiara all'articolo 16 che "La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato.";
  • Che le statistiche rivelano che circa l'80% delle sottrazioni di minori avvengono con le motivazioni di "inidoneità genitoriale" o "incapacità a seguire i figli" o simili motivazioni: motivi che hanno aperto le porte a innumerevoli violazioni di legge e dei diritti;
  • Che per arginare il fenomeno "dell'allontanamento coatto dei bambini dalla famiglia e loro collocamento in comunità alloggio, affido o adozioni" sono sorte in Italia molte associazioni con l'obiettivo di denunciare, difendere e tutelare i diritti fondamentali della famiglia e della genitorialità.

CHIEDIAMO

che sia velocizzato l'iter della stessa al fine di provvedere a riesaminare il Sistema rete dei Servizi sociali di Trento al fine di:

  1. poter risolvere qualsiasi situazione pregressa di sottrazione per "inidoneità genitoriale" o simili motivazioni;
  2. vigilare che la sottrazione di bambini alla famiglia avvenga in base a fatti gravi e accertati o dopo l'acquisizione di prove oggettive attendibili;
  3. verificare che le perizie psicologiche-psichiatriche non siano considerate un "accertamento della verità" ma abbiano valore di opinioni;
  4. garantire alle famiglie il diritto alla parità tra accusa e difesa e di poter contestare eventuali relazioni negative di assistenti sociali o di altre entità e che si proceda ad accertare i fatti prima che possa avvenire la sottrazione dei bambini alla famiglia.

Ringraziando per l'attenzione, Le porgo cordiali saluti.


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