Scuola

Scuole e la nuova ordinanza della Provincia autonoma di Trento

Il provvedimento specifica, anche nel caso del mondo della scuola, diversi aspetti e come si svolgono le attività in caso di classificazione gialla, arancione o rossa

Dopo l'entrata in vigore delle nuove regole da zona gialla, il presidente della provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha firmato un'ordinanza con la quale specifica alcuni aspetti: dalla scuola al rientro a casa dopo aver cenato al ristorante, dal servizio idi trasporto pubblico alle modalità di svolgimento dei concorsi pubblici.

Nell'ordinanza, che è la numero 71, il presidente della Pat parla anche di servizi socio-educativi per la prima infanzia, servizi di conciliazione, scuole dell’infanzia e istituzioni scolastiche e formative, in 4 punti: attività in presenza e percentuali minime, come cambiano in zona gialla, arancione e rossa, uso di laboratori e relazione educativa. 

«Dal 26 aprile 2021 e fino alla conclusione dell’anno scolastico 2020-2021, è assicurato in presenza lo svolgimento delle attività dei servizi socio educativi della prima infanzia di cui alla legge provinciale n. 4 del 12 marzo 2002, dei servizi di conciliazione per la prima infanzia in fascia zero - tre anni di cui alla legge provinciale n. 1 del 2011, dei servizi di delle scuole dell’infanzia di cui alla L.P. 13 del marzo 1977, delle istituzioni scolastiche del primo ciclo di istruzione, nonché almeno per il 50 per cento della popolazione studentesca delle attività delle istituzioni scolastiche e formative del secondo ciclo» si legge nel primo punto. 

Se la classificazione per la provincia autonoma di Trento è da zona gialla o arancione, le attività dei servizi socio educativi della prima infanzia, dei servizi di conciliazione per la prima infanzia in fascia zero - tre anni, dei servizi di delle scuole dell’infanzia, delle istituzioni scolastiche del primo ciclo di istruzione «si svolgono interamente in presenza». Mentre le istituzioni scolastiche del secondo ciclo di istruzione e formazione «adottano forme flessibili di organizzazione delle attività didattiche in modo che sia garantita la frequenza in presenza da almeno il 70% e fino al 100% della popolazione studentesca. La restante parte della popolazione studentesca delle predette istituzioni scolastiche e formative si avvale della didattica digitale integrata. Per consentire una graduale ripresa delle attività didattiche in presenza, la programmazione delle stesse dovrà prioritariamente riguardare il 100% delle classi prime ed i corsi serali». Dal 3 maggio 2021, specifica l'ordinanza, la programmazione potrà essere progressivamente estesa al «100% delle classi terminali del secondo ciclo di istruzione e formazione».

Nel caso di classificazione in zona rossa: «le attività dei servizi dei servizi socio educativi della prima infanzia di cui alla legge provinciale n. 4 del 12 marzo 2002, dei servizi di conciliazione per la prima infanzia in fascia zero - tre anni di cui alla legge provinciale n. 1 del 2011, dei servizi di delle scuole dell’infanzia di cui alla L.P. 13 del marzo 1977, delle istituzioni scolastiche del primo ciclo di istruzione si svolgono interamente in presenza; le istituzioni scolastiche del secondo ciclo di istruzione e formazione, ivi comprese le attività di politica attiva del lavoro organizzate dall’Amministrazione provinciale, adottano forme flessibili di organizzazione delle attività didattiche in modo che sia garantita la frequenza in presenza da almeno il 50% e fino ad un massimo del 75% della popolazione studentesca. La restante parte della popolazione studentesca delle predette istituzioni scolastiche si avvale della didattica a digitale integrata».

Al punto 44 dell'ordinanza, poi, viene precisato che «resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, secondo quanto previsto dalla normativa di settore, garantendo comunque il collegamento on-line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata».

Infine, dal 26 aprile 2021, qualora la provincia di Trento sia collocata in zona gialla, «sono consentite le attività sul territorio individuate dalle scuole dell’infanzia e dalle istituzioni scolastiche e formative del primo e del secondo ciclo di istruzione e formazione, per le quali è previsto lo svolgimento all’aperto nel rispetto del distanziamento interpersonale, dei protocolli di sicurezza vigenti e delle disposizioni relative agli spostamenti sul territorio».