Politica

Gay Pride, dopo il 'no' della Provincia c'è il patrocinio della Città di Bolzano

Si terrà a Trento ma sarà patrocinato, anche, da Bolzano il Dolomiti Pride del 9 giugno, nel frattempo Rossi risponde alle critiche

foto dalla pagina facebook Dolomiti Pride

Si terrà a Trento ma avrà, almeno, il patrocinio della Città di Bolzano il Gay Pride delle Dolomiti in programma il prossimo 9 giugno. Dopo il 'no' al patrocinio da parte della Provincia autonoma di Trento e della regione Trentino Alto Adige gli organizzatori oggi, 3 aprile, comunicano di aver ricevuto il sostegno ufficiale del vicino capoluogo altoatesino.

Ad onor di cronaca va ricordato che anche il Comune di Trento ha da subito dato il proprio appoggio alla manifestazione, salvo ripensamenti dell'ultimo minuto dettati più che altro dai sottili equilibri politici che legano la città di Trento al governo provinciale. Sulla questione si è mossa anche Amnesty International, organizzazione internazionale per il rispetto dei diritti civili

Il caso, dopo aver diviso l'opinione pubblica e la politica locale, è diventato nazionale, con una parte del Partito Democratico che accusa il governatore trentino Ugo Rossi di essere approdato a posizioni "leghiste" dopo la sconfitta elettorale. 

A salire sulle barricate sono la senatrice del PD Monica Cirinnà ed il compagno di partito, sottosegretario all'Economia, Ivan Scalfarotto. Non mancano, chiaramente, i messaggi di indignazione da  parte di varie realtà della lotta per i diritti delle persone omosessuali e per i diritti civili in generale.

A supporto della tesi della "svolta" di Rossi va ricordato che meno di tre anni fa firmando un documento che impegnava la Provincia a contrastare il bullismo omofobico nelle scuole (come riportato allora nel nostro articolo) il presidente Rossi dichiarò pieno appoggio da parte delle istituzioni.

Un'altra precisazione è però d'obbligo: come ha chiarito con una nota ufficiale lo stesso Rossi (clicca qui) la decisione di non concedere il aptrocinio riguarda solamente la sfilata  conclusiva del Dolomiti Pride, non i tanti eventi, che verranno valutati uno per uno, se ci sarà la richiesta di patrocinio.

Il concetto è stato ribadito dal governatore in un tweet in risposta a Scalfarotto: "Non è vero che non si dà il patrocinio, il Dolomiti Pride prevede una lunga serie di eventi che possono avere il patrocinio, la parata invece non lo avrà". 


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