Politica

L'uccisione dell'orso segnerà la fine (politica) di Fugatti?

Nella vicenda dell'uccisione del runner Andrea Papi e l'orsa JJ4, ci sono due questioni di grande rilevanza e in mezzo il nulla

Un orso e Maurizio Fugatti

Nella vicenda dell'uccisione del runner Andrea Papi e l'orsa JJ4, ci sono due questioni di grande rilevanza. Da una parte la troppo dimenticata sofferenza della famiglia del 26enne, che dovrà convivere per il resto della propria vita con un dolore inimmaginabile; dall'altra la polemica sulla sorte dell'orsa, considerata responsabile della morte di Papi, a sua volta polarizzata fra chi vuole uccidere tutti gli orsi problematici e chi vuole difendere gli animali dall'ingerenza umana.

In mezzo a tutto questo cosa c'è? Il nulla. Non c'è un ragionamento, non c'è nessuno che cerchi di trarre da questa tragedia una lezione utile a dare a Trento e al Trentino un futuro di armonia fra uomini e animali selvatici, fra gli escursionisti, che hanno diritto a girare in sicurezza e gli orsi, che hanno diritto alla vita. Nessuno che abbandoni la retorica e provi a dire: "Signori, quello che è successo è drammatico e non deve più succedere. Proviamo a lavorare per migliorare le cose". Quel lavoro è politica.

E allora è chiaro come il primo da cui ci si aspetti un ragionamento in grado di andare oltre i facili slogan, sia proprio il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti. Se la politica è l'arte del possibile, allora Fugatti ha il dovere di lavorare perché il Trentino sia meta turistica in sicurezza e parco naturale per l'orso bruno. In queste settimane, gli esperti ci hanno parlato di decine di metodi per creare una distanza di sicurezza fra orsi ed esseri umani.

Il Tar blocca anche l'ultimo decreto di Fugatti per uccidere l'orsa

Perchè allora non si parla di questo? Forse perché è più comodo mettersi al petto la spilla dello sceriffo e decretare la pena di morte per un animale, magari sfruttando la situazione per compattare un certo elettorato che non ha mai guardato con simpatia gli orsi: da sempre un problema per gli allevamenti. Allora abbattiamoli e via. Con buona pace di chi, nel resto del mondo, ha investito in sicurezza con bidoni anti orso, cani da guardia, recinzioni fisse ed elettrificate, dissuasori acustici e ottici, procedimenti per i risarcimenti economici, spray anti orso.

La discussione a cui assistiamo in Trentino è la politica che abdica a se stessa, l'esaltazione della negligenza. Così non solo non si dà giustizia ai genitori di Andrea Papi, che in più occasioni hanno spiegato di non sentirsi appagati dall'eventuale pena morte di JJ4, non si coglie neppure questa occasione per migliorare le condizioni di un territorio attraverso politiche attive. Per questo Maurizio Fugatti, rimandando sempre l'immagine del giustiziere, potrebbe anche rafforzare un certo consenso. Rischia però di scontentare tutti quelli che non proverebbero un senso di sicurezza nel vedere la testa imbalsamata dell'orsa. E potrebbe essere la maggioranza visto che un sondaggio di Swg ha rivelato che, per il 67% degli italiani, abbattere l'orso non ha senso. Lo ha capito anche Francesca Gerosa, candidata di Fratelli d'Italia alle prossime elezioni provinciali. Lei si è smarcata dalla posizione dell'attuale presidente provinciale che, se continua così, rischia di uscire di scena, politicamente s'intende, senza lo scalpo di JJ4. 


Si parla di