Dolomiti Pride: preservativi e lubrificante nelle scuole. Borga chiede di ritirare il patrocinio
La decisione di patrocinare il Gay Pride di Trento passerà necessariamente dal Consiglio provinciale, la pietra dello scandalo sono i preservativi ed il lubrificante distribuiti nelle scuole
Il Dolomiti Pride non s'ha da fare. Dopo la notizia del patrocinio del Comune alla manifestazione dell'orgoglio gay a Trento, in programma a giugno, il consigliere della Civica Trentina sale sulle barricate e chiede che la decisione di concedere un ulteriore patrocinio provinciale venga discussa in Consiglio.
Nelle 5 pagine del documento presentato dagli organizzatori si parla di prevenzione di moltissimi temi, com'è normale per un argomento onnicomprensivo qual è quello della sessualità. Discriminazione, informazione, prevenzione; c'è spazio per tutto: dalla genitorialità surrogata al bullismo nelle scuole, dai risvolti psicologici di comportamenti "devianti" dalla norma eterosessuale a quelli nel mondo del lavoro, perfino nelle forze ramate.
La pietra dello scandalo, ma è evidente che non è il solo punto a creare perplessità a Borga e colleghi, sarebbe “la distribuzione gratuita di preservativi e lubrificante nei luoghi di aggregazione, scuole, centri di aggregazione giovanile, università e carceri, promuovendone l’utilizzo”. Un'interrogazione del consigliere chiede alla provincia di non concedere il patrocinio e quindi, indirettamente, la decisione passerà in aula dove già in passato questioni "morali" bloccarono i lavori per settimane.
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