Politica

Redditi, niente dichiarazione per tre consiglieri "obiettori"

Tre consiglieri - Eccher, Giovanazzi, Morandini - quest'anno hanno fatto "obiezione", omettendo di comunicare i propri dati 2010 al Presidente del Consiglio e ignorando la diffida dello stesso

Il Consiglio provinciale stamattina ha avviato i lavori della sessione di aprile. Subito una questione molto sensibile, quella relativa all'obbligo dei consiglieri di comunicare e quindi rendere pubbliche le proprie dichiarazioni dei redditi e del patrimonio. Com'è noto tre consiglieri - Eccher, Giovanazzi, Morandini - quest'anno hanno fatto "obiezione", omettendo di comunicare i propri dati 2010 al Presidente del Consiglio e ignorando la diffida dello stesso.

Stamane Bruno Dorigatti ha reso nota all'aula questa situazione e Nerio Giovanazzi (Amministrare il Trentino) ha subito chiesto di poter esplicitare le proprie motivazioni e anche di avere più tempo di quello previsto dal regolamento per fatto personale. Il consigliere ha protestato vivacemente che l'anno scorso i dati sulla propria situazione economica sono stati utilizzati dalla stampa in modo distorto, gettando un inaccettabile discredito sulla propria immagine.

Il riferimento è soprattutto all'acquisto di un immobile e di un terreno: la stampa locale non chiarì che si trattava banalmente di eredità.
Scaduti i 4' di regolamento, il Presidente Dorigatti ha tolto la parola a Giovanazzi, che ha protestato con forza, chiesto una sospensione dei lavori (non concessa) e denunciato di non essere stato tutelato come consigliere provinciale.
Il consigliere Claudio Eccher (Civica per Divina Presidente) a sua volta ha spiegato all'aula di avere voluto dare un segnale, pur condividendo l'obbligo di trasparenza dei rappresentanti del popolo.

"Io non ho nulla da nascondere - ha detto Eccher - e pago in modo salato le imposte sul reddito aggiuntivo da consigliere provinciale. Non ho apprezzato la "malsana attenzione" verso chi ha sempre svolto il proprio dovere in una professione utile alla comunità". 
A seguire Pino Morandini (Pdl) ha spiegato ai colleghi di aver omesso di comunicare il reddito per tutelare la dignità propria e della famiglia, perché "un conto è garantire giustamente trasparenza e un conto è mettere alla berlina sui giornali tizio o sempronio perché non si atteggia in modo servile ai cronisti".


Claudio Civettini (Lega Nord Trentino) ha spostato il mirino sulla Giunta provinciale, protestando per come ignora le interrogazioni dei consiglieri e contemporaneamente spende senza risparmio nella comunicazione a senso unico del proprio operato. Mario Casna (Lega Nord Trentino) ha chiesto che le dichiarazioni dei redditi vengano rese note in modo più comprensibile, ad esempio chiarendo il peso del reddito professionale (nel caso personale, la pensione da preside).
 


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