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Le virtuose mani: a Torre Mirana la mostra sui manufatti femminili del XVIII e XIX secolo

Inaugurazione mercoledì 12 aprile alle ore 17.00

Collezione permanente di Casa Andriollo
Soggetto Montagna Donna (Borgo Valsugana)

Come esprimevano la personale creatività le donne di un tempo?
L’idea di questa esposizione è nata cercando la risposta a questa domanda.
Non si tratta di una ricerca sulle artiste conosciute che nei secoli passati hanno saputo e potuto raggiungere il successo, ma una ricerca sui manufatti frutto di quel lavoro femminile, per lo più anonimo, in cammino verso una libertà espressiva.
Le virtuose mani sono quelle mosse con sapienza nel silenzio monastico, infaticabili nel dipingere, intagliare trine minutissime di pergamena o arrotolare striscioline di carta e fili argentati e rilucenti di perle vitree colorate, a contorno delle sante reliquie.
Le produzioni delle monache eseguite con paziente minuzia erano frutto di devozione offerta come preghiera al Divino, in una levatura spirituale inarrivabile.
Altre mani virtuose hanno elaborato laicamente ingegnose figurine e nere silhouettes con ironia e spirito gioioso. Libere dalla costrizione del sacro ma non ancora dalle convenzioni, le donne hanno eseguito - per se stesse o per i propri cari - manufatti di carattere profano nella quiete delle proprie case, nella stanza da lavoro delle case borghesi o sul tavolo della stua contadina.
I manufatti profani spaziano nella varietà delle tecniche e creano curiosità, dai ricami con i propri capelli alle dediche negli album dei ricordi scolastici, fino alle prime impressioni di viaggio nei percorsi attraverso l’Europa che le fortunate viaggiatrici straniere potevano permettersi, osservando e appuntando sui taccuini da viaggio le varietà di usi, costumi e, con attenzione quasi scientifica, le varietà di piante e fiori.


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