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Fede Galizia: una donna trentina nella pittura del '500, la mostra al Buonconsiglio

Fede Galizia: la nuova mostra al Castello Buonconsiglio, recentemente riaperto alle visite (con prenotazione obbligatoria) celebra uno dei rarissimi nomi femminili della storia della pittura tra Cinque e Seicento. La pittrice, di origine trentina, si accosta ai nomi di Sofonisba Anguissola e ad Artemisia Gentileschi, tra le poche rappresentanti del genere femminile nell'arte italiana dell'epoca. 

Documentata a Milano almeno dal 1587, Fede Galizia vive prevalentemente nella città lombarda e muore, s’ignora dove, dopo il 21 giugno 1630. Il trasferimento – da Trento a Milano – della famiglia Galizia, di origini cremonesi, deve essere avvenuto sulla scorta del poliedrico padre, Nunzio, artista pure lui, impegnato nel mondo della miniatura, dei costumi, degli accessori, ma anche in quello della cartografia. Fede – un nome programmatico per l’Europa della Controriforma – ottiene un successo straordinario tra i committenti dell’epoca, tanto che opere sue raggiungono, prima del 1593, tramite la mediazione di Giuseppe Arcimboldi, la corte imperiale di Rodolfo II d’Asburgo.

La mostra sarà visitabile al Castello del Buonconsiglio, dal 3 luglio al 24 ottobre 2021. L’allestimento è di Alice De Bortoli, formatasi accanto a Margherita Palli, la scenografa di Luca Ronconi, e le luci sono di Pasquale Mari, uno dei più celebri direttori della fotografia del cinema italiano di oggi.  Oltre a opere di Fede Galizia, Plautilla Nelli, Sofonisba Anguissola, Lavinia Fontana e Barbara Longhi, ci saranno lavori di Giuseppe Arcimboldi, Bartholomeus Spranger, Giovanni Ambrogio Figino, Jan Brueghel e Daniele Crespi, provenienti dai più importanti musei italiani, come la Pinacoteca di Brera e il Castello Sforzesco di Milano, gli Uffizi di Firenze, l’Accademia Carrara di Bergamo, il Palazzo Rosso di Genova, la Fondazione Cini di Venezia, la Galleria Borghese di Roma, oltre ad alcuni prestiti internazionali: dal Muzeum Narodowe di Varsavia, dal Ringling Museum of Art di Sarasota, dal Palacio Real de la Granja di San Ildefonso, oltre che da alcune raccolte private.


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