Eventi

"Una vita libera in montagna": mostra dedicata a Bruno Detassis

Il grande alpinista in un ritratto d'epoca, foto: trentinocultura.it

"Bruno Detassis: una vita libera in montagna”

Madonna di Campiglio

Sala della Cultura

Aperta tutti i giorni dal 19 agosto al 2 settembre dalle 17.00 alle 20.00

La prima tappa della mostra su Bruno Detassis, organizzata lo scoro aprile dalla SAT sede centrale in collaborazione con Trento Film Festival (autori Adriano Dalpez e Riccardo Decarli, allestimento a cura di Roberto Festi) è Madonna di Campiglio.

E non poteva essere altrimenti, dato che le Dolomiti di Brenta e la località turistica del Trentino occidentale, sono il luogo che il grande alpinista scelse per la propria famiglia, l’attività di Guida Alpina, maestro di sci, direttore della prima scuola di sci e di gestore per una vita del rifugio Alberto e Maria ai Brentei.

Nato a Trento nel 1910 Bruno scoprì l’alpinismo a soli 16 anni e dopo aver aperto oltre duecento vie sulle montagne più importanti dell’arco alpino, negli occhi rimase indelebile l’immagine delle guglie del Brenta, il Campanil Basso, il Crozzon di Brenta, la Cima Tosa. Ed è proprio là che volle tornare dopo l’internamento nel campo di concentramento di Oerbke vicino ad Hannover, dove fu detenuto dopo l'8 settembre fino all'arrivo degli americani nell'aprile del'45.

A dieci anni dalla scomparsa di uno dei più autorevoli interpreti di quella filosofia e pratica alpinistica passata alla storia con il nome di  “stile alpino” a raccontare il suo passaggio terreno  sono stari elegantemente allestiti alla Sala della Cultura di Madonna di Campiglio 16 splendidi pannelli, oltre alle  foto d’epoca,  quattro vetrine di oggetti ed il filmato “Direttissima Paganella” del 1933. L’esposizione è e curata in loco dalla sezione SAT di Madonna di Campiglio, con il presidente Silvestro Franchini ed il suo vice Alberto Angeli.


Si parla di