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Memorie di guerra al Castello di Ossana

Con il termine della Prima Guerra Mondiale, il ‘900 pose fine alla millenaria appartenenza del Trentino all’orbita politica imperiale. Migliaia di soldati della Val di Sole - più di 2.500 - partirono, all’indomani dell’apertura del conflitto, per difendere l’imperatore nelle lontane steppe della Galizia. Nemmeno il territorio della valle fu risparmiato dalle battaglie sanguinarie che dal 1914 videro fronteggiarsi, da un lato, l’esercito austroungarico e, dall’altro, quello italiano. La guerra arrivò “sulla porta” in Val di Peio e a Vermiglio, i cui abitanti furono sfollati a Mitterndorf, vicino Vienna. Ma toccò anche gli altri paesi della valle. Fu un evento drammatico che segnò profondamente il Trentino e l’intera Val di Sole e che il Comune di Ossana, a cento anni dalla sua conclusione, vuole ricordare con un’ampia rassegna culturale che si aprirà sabato 23 giugno al Castello di San Michele.

Tra le proposte più interessanti le due mostre che daranno il via alla rassegna. La prima, dal tema «Memorie vissute. Val di Sole 1914 - 1918», è curata da Amedeo Cattani, Alfio Bresadola, Gianfranco Bortolameolli, Luca Colato, Ezio Gosetti e Claudio Redolfi e propone l’esposizione di materiali, documenti, fotografie, ricostruzioni e oggetti della vita quotidiana raccolti in anni di ricerche e di escursioni da parte di collezionisti locali. Si tratta, in molti casi, di materiali inediti, visibili per la prima volta al grande pubblico, che ripercorrono il periodo storico, non solo dal punto di vista bellico, ma anche della vita di tutti i giorni, come le cucine da campo o la mappa della ferrovia a passo ridotto che collegava Fucine al capoluogo solandro di Malé. Tra gli oggetti più curiosi sicuramente la ricostruzione fedele dell'aereo della prima guerra mondiale «Fokker E. III K Kurtz», costruito in Germania e in dotazione all’aeronautica dell’esercito austroungarico. Realizzato fin nei minimi dettagli, in scala 1 a 1, da Claudio Redolfi, il velivolo accoglierà i visitatori ai piedi della salita che porta al maniero. La mostra nasce in collaborazione con la Fondazione San Vigilio, l’associazione «Vololibero» e la Società Filatelica Trentina, che per l’occasione ha chiesto a Poste Italiane di creare unannullo postale (nella giornata di sabato 23 giugno dalle 10 alle 16).

«Memorie dipinte» è invece il tema dell’altra mostra, che trova spazio nel mastio del castello. La pittrice originaria di Vermiglio, con radici piantate nei Paesi Bassi, Emanuela Slanzi propone nelle sue opere la propria personale ricerca che racconta di «una memoria privata, familiare, intima della guerra e del dopoguerra, elaborata con pensieri, sentimenti, emozioni provocati dai ricordi di nonni, zii, genitori». Gli ambienti domestici - la cucina e la sala da pranzo – si accostano ai volti dei soldati in divisa, ripresi a mezzo busto, di fronte o di profilo, eseguiti a monocromo, su un campo neutro, quasi a riprodurre una fotografia in bianco e nero. Altro appuntamento da non perdere sarà con gli artisti del legno del XVI Simposio di scultura che, dal vivo e sotto gli occhi attenti dei visitatori, creeranno le proprie opere. L’inaugurazione è fissata per sabato 23 giugno alle 15 al castello di Ossana.

Nel ricco programma degli appuntamenti da segnalare per il 14 luglio “Raccontare la guerra tra fakenews e verità, l’importanza di essere dove le cose accadono”, che vedrà la giornalista di guerra Barbara Schiavulli raccontare la vita delle persone devastate dalla guerra e dalla violazione dei diritti umani. Il 9 agosto l’Orchestra “Fuoritempo” proporrà il concerto-spettacolo Il soldato della Valle di Sole” e il 17 agosto sarà la volta dello spettacolo musicale La primavera tarda ad arrivare - La Guerra Bianca in Adamello” con Ivana Gatti, Piergiorgio Cinelli e Marco Remondini. Non mancheranno le proposte teatrali che vedranno in scena il 5 e 19 agosto la compagnia I Teatri Soffiati con lo spettacolo itinerante Due soldati al sole” e il 26 ottobre la compagnia GAD Città di Trento con “Oh... che bella Guerra”, allestimento vincitore dell’ultima edizione del concorso nazionale “Sipario d’Oro”.


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