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Elli De Mon in concerto al Porteghet

Continuano i concerti al Porteghet, giovedì sarà il turno di Elli de Mon

Elli de Mon è chitarra resofonica, grancassa, sonagli, voce e ampli saturato: una vera e propria one-girl-band. L'anima folk dei Le-Li, progetto con cui l’artista vicentina ha girato nel recente passato Italia ed Europa e pubblicato 3dischi e un ep su Garrincha Dischi, viene scossa dal risveglio di quel demone interiore che i toni fiabeschi e giocosi delle canzoni del duo erano riusciti a sopire.
Attingendo a piene mani dalla tradizione sciamanica dei lontani incantatori Bessie Smith, Fred McDowell e Son House, Elli combatte i suoi demoni con lo strumento a lei più congeniale: la musica.
Un blues nuovo, fatto di slide selvaggi e contaminato da influenze punk (Elisa militava anche negli Almandi- no Quite Deluxe), che racconta la necessità di uscire dall'ombra, lasciandosi dietro le spalle le esperienze più buie, di superare la notte tanto amata dai demoni e di affrontare il timore che l'incertezza del futuro porta con sè. Elli de Mon, one-girl-band dall’anima folk e garage-blues , ha pubblicato un nuovo lavoro, il quarto dopo Leave This Town 7” (2012), Elli de Mon (2013) e II (2015). Intitolato Blues Tapes: The Indian Sessions, il disco fonde raga indiani di tradizione hindostana con gli artisti preferiti della cantante (Mississippi Fred McDowell, Geeshie Wiley, Jimi Hendrix), attraverso l’uso di strumenti tra i quali il sitar, la dilruba, la mohanveehna, le distorsioni della chitarra slide e ovviamente la voce della stessa Elli, che in Lullaby canta per la prima volta in italiano.


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