Eventi

L'elisir d'amore: l'opera di Donizetti al Teatro di Pergine

Associazione Musicale “Aurona”
Coro Lirico “G.Verdi”- Bolzano e Merano
L’ELISIR D’ AMORE
Gaetano Donizetti
Teatro Comunale Di Pergine
Giovedì 27 Ottobre Ore 20,45
INTERPRETI:
ADINA -soprano Victoria Burneo Sanchez
NEMORINO – tenore Federico Lepre
BELCORE – baritono Walter Franceschini
DULCAMARA – basso Alessandro Colombo
GIANNETTA – soprano Chiara Sartori
Coro Lirico “ G. Verdi” Di Bolzano E Merano / Orchestra “Aurona”
REGIA – Mirko Corradini / SCENOGRAFIA- ESTROTEATRO
MAESTRO CONCERTATORE E DIRETTORE – Claudio Vadagnini

Atto Primo:
Fra i mietitori in riposo, Adina racconta la storia di Tristano e Isotta ai contadini. Il timido Nemorino si strugge d'infelice amore per la ragazza (Cavatina "Quanto è bella quanto è cara") Adina legge: Tristano, respinto da Isotta, beve un filtro amoroso e in un istante conquista il cuore dell'amata. (Cavatina "Della crudele Isotta"). Nemorino desidera anche lui il filtro tanto portentoso. Arriva il sergente Belcore: è l' opposto del timido Nemorino. Riesce ad attirare l' attenzione di Adina e le fa proposte amorose (Cavatina "Come Paride vezzoso"). Rimasta sola con Nemorino Adina gli fa capire l' inutilità dei suoi sforzi per conquistarla (Duetto "Chiedi all' aura lusinghiera"). Nella piazza del villaggio al suono di una tromba fa il suo ingresso il dottor Dulcamara, un ciarlatano che si fa passare per un taumaturgo. Con parole tronfie che fanno subito presa sugli abitanti del villaggio, Dulcamara vanta i suoi grandiosi successi come guaritore. (Cavatina "udite, udite, o rustici"). Nemorino illuso chiede al prodigioso dottor Dulcamara se possiede anche "la bevanda amorosa della regina Isotta". L'astuto medicastro vende così al candido semplicione una bottiglia di vino in cambio di uno zecchino. Dulcamara dice che l'elisir farà effetto dopo 24 ore, e cioè dopo che il ciarlatano ambulante se la sarà svignata. (Duetto "voglio dire"). Nemorino comincia a berne dei sorsi .... e gli effetti (del vino!) non tardano a farsi sentire: diviene sempre più euforico, ostentando nei confronti di Adina indifferenza. Adina è irritata (Duetto "Esulti pur la barbara"), tanto che si lascia convincere da Belcore e da' al fanfarone il suo consenso al matrimonio che si dovrà celebrare a breve (Terzetto "in guerra ed in amor"). Ma Belcore riceve un dispaccio con l'ordine di mettersi in marcia già la mattina seguente. Belcore desidera allora di celebrare le nozze in giornata. Nemorino, ricordando che l'elisir fa effetto solo dopo 24 ore, prega Adina di attendere ancora un giorno prima di sposare Belcore. (Quartetto "Adina credimi")

Atto Secondo:
Si preparano le nozze. Dulcamara e Adina improvvisano una scenetta dal titolo "La Nina gondoliera e il senator Tredenti" (Barcarola " Io son ricco e tu sei bella"). Compare poi il notaio ma Adina differisce la firma del contratto di matrimonio. Giunge Nemorino, disperato! Dulcamara gli consiglia di prendere una seconda bottiglia di elisir per anticiparne l' effetto. Ovviamente richiede un compenso in contanti ma Nemorino è a corto di soldi e confida proprio al suo rivale Belcore di avere bisogno di denaro. Belcore ha subito una soluzione pronta: Nemorino dovrà arruolarsi nel suo esercito così potrà guadagnare venti scudi subito, all'atto dell' arruolamento. Con questa mossa Belcore pensa di togliere di mezzo il concorrente. Il patto viene sancito da una stretta di mano (Duetto "Venti scudi"). La contadina Giannetta racconta in giro una novità: lo zio di Nemorino è morto lasciandogli una grossa eredità (Coro "Saria possibile?"). Le belle del paese circondano di attenzioni il giovane che rimane sbalordito. Nemorino è confuso, sembra proprio che l'elisir cominci a mostrare gli attesi effetti ! Dulcamare è perplesso e Adina, che non sa nulla dell' eredità, osserva con sospetto le premure delle ragazze verso Nemorino. (Quartetto "Dell'elisir mirabile"). Tale sospetto rivela ora i veri sentimenti di Adina verso il giovane. Dulcamara, che intanto comincia a credere anche lui alla forza prodigiosa del suo elisir d' amore, le racconta che Nemorino ha comprato da lui una pozione magica e che per procurarsi il denaro si è fatto arruolare da Belcore. Adina comprende tutto e quando Dulcamare offre anche a lei l'elisir la ragazza rifiuta. Non ha bisogno di nessuna pozione: vuole riconquistare Nemorino con la sola forza dei suoi occhi e del suo sorriso. (Duetto "Quanto amore"). Nemorino s'è accorto della "furtiva lagrima" spuntata negli occhi di Adina mentre le ragazze lo corteggiavano: ha ormai la certezza che il suo amore è corrisposto. (Romanza "Una furtiva lagrima"). Adina ha intanto riacquistato da Belcore il contratto di arruolamento di Nemorino e glielo riporta: confessa a Nemorino tutto il suo amore rendendolo felice. Belcore è ora il perdente ma nel prossimo viaggio saprà rifarsi lanciandosi in una nuova avventura. Vincitore è l' astuto Dulcamara: sicuro di se': i paesani acclamano il ciarlatano e comprano in gran quantità il suo magico "licore" (Aria finale "Ei corregge ogni difetto").


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