Economia

La pandemia colpisce ancora il commercio: in un anno 82 esercizi in meno

Soffrono abbigliamento e cartolerie. La Camera di commercio: "Per Natale è giusto fare acquisti sul territorio"

Immagine di repertorio

Anche l'ultimo aggiornamento della Camera di commercio di Trento conferma l'impatto della pandemia sulle attività economiche della Provincia, soprattutto nei settori del commercio al dettaglio e all'ingrosso. L'analisi dell'Ufficio studi e ricerche dell'ente camerale fotografa una situazione radicalmente cambiata nel 2020: alla fine dello scorso anno, in provincia di Trento, le attività commerciali iscritte al registro delle imprese e dedite principalmente alla vendita al dettaglio erano 3.548, di cui 3.259 attive. Un dato che rappresenta circa il 6,4% del totale delle imprese con sede sul territorio provinciale, oltre che lavoro per 13.556 persone, di cui 3.982 indipendenti (soci, familiari, collaboratori) e 9.574 dipendenti.

Se si considera il numero delle cosiddette "unità locali" - cioè i negozi - e tenendo conto che a un’unica attività commerciale possono far capo più punti vendita, risulta che, al termine del 2020, erano 8.197 quelle dedite in via prevalente o secondaria al commercio al dettaglio e che tutte insieme occupavano una superficie di vendita pari a 909.291 metri quadrati.

In termini complessivi, se confrontiamo questi dati con quelli riferiti all’anno precedente, si può notare una riduzione significativa del numero degli esercizi di vendita pari a 82 unità, a cui corrisponde una contrazione della superficie occupata di quasi 1.700 metri quadrati. 

L’indagine rileva che nel decennio 2010-2020 si è verificato un consistente aumento degli esercizi di commercio al dettaglio in via secondaria, che passano da 2.318 a 2.766. Si tratta di unità locali che hanno un’attività prevalente diversa dal commercio al dettaglio, come per esempio i bar che affiancano alla loro attività tradizionale la vendita di giornali e articoli di cartoleria. Ulteriori variazioni di un certo peso riguardano la crescita significativa dei negozi dediti alla vendita di medicinali (+31 unità), di altri prodotti alimentari in esercizi specializzati (+29 unità) - voce che racchiude il commercio al dettaglio di latte e prodotti lattiero-caseari, caffè torrefatto, prodotti macrobiotici e dietetici e altri prodotti non classificati - e di articoli medicali e ortopedici (+22). Le diminuzioni più significative nel decennio considerato riguardano gli esercizi al dettaglio di articoli di abbigliamento (-95), di ferramenta, vernici, vetro piano e materiali da costruzione (-81), di prodotti tessili (-77) e di giornali e articoli di cartoleria (-66).

Per quanto riguarda il commercio all’ingrosso invecem in provincia di Trento, a fine 2020 si contavano 1.343 imprese registrate e 1.185 imprese attive, che nel corso degli ultimi anni si sono caratterizzate per una graduale diminuzione. Se si confrontano i dati a distanza di un decennio risulta che le realtà commerciali registrate sono diminuite di 191 unità e quelle attive di 174 unità, mentre rispetto allo scorso anno, la situazione è rimasta pressoché stabile. Gli addetti del settore che operano in imprese con sede in provincia di Trento sono 7.141, di cui 1.017 indipendenti e 6.124 dipendenti. 

"Il settore del commercio, con specifico riferimento a quello al dettaglio, è uno dei settori economici che più ha sofferto delle restrizioni imposte dall’emergenza pandemica" conferma Giovanni Bort, presidente della Camera di commercio di Trento. "Confidiamo che il progresso della campagna vaccinale e un’adeguata applicazione delle norme igieniche possano evitare un’ulteriore ondata di contagi e favorire la capacità di resilienza fin qui dimostrata dagli imprenditori di settore. A riguardo, ci confortano i recenti dati sul miglioramento del clima di fiducia dei consumatori trentini in base ai quali il 75% degli intervistati, in vista delle prossime feste natalizie, sceglierà di fare i propri acquisti negli esercizi commerciali delle nostre città e delle nostre valli".

Il report integrale è consultabile liberamente a questo indirizzo.


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