Manca pochissimo all'incontro speciale organizzato sulla pista di pattinaggio allestita alle Albere, a Trento. Mercoledì 21 dicembre a scambiarsi gli auguri, firmare autografi e mettersi in posa per il selfie di rito con il pubblico saranno infatti quattro campioni con la "c" maiuscola: gli atleti del Trentino Curling Cembra Joël Retornaz, Amos Mosaner, Sebastiano Arman e Mattia Giovanella, freschi vincitori del WFG Masters di Oakville in Canada, uno dei tornei del Grande Slam a cui partecipano le 16 migliori squadre maschili e femminili del ranking internazionale.

Un’impresa di enorme valore che regala al movimento italiano un titolo mai raggiunto prima. Anche quello di collocare idealmente i ragazzi all’interno di un club davvero esclusivo: prima di loro, infatti, solo cinque persone in Italia potevano vantare la conquista di un titolo al Grande Slam: Francesco Molinari nel golf, Nicola Pietrangeli, Adriano Panatta, Francesca Schiavone e Flavia Pennetta nel tennis. Una statistica che la dice lunga sul valore del quartetto trentino, capace quest’anno di conquistare anche un bronzo europeo e uno mondiale, che arricchisce ancora una volta il palmares di Mosaner, campione olimpico lo scorso febbraio a Pechino nel torneo misto insieme a Stefania Constantini.

Quando nacque la "curlingmania"

Per parlare di curling, in Italia, è però necessario chiamare in causa le Olimpiadi, di quell'improvviso colpo di fulmine trasformatosi in passione perpetua. Nel 2006 quando, in occasione dei Giochi di Torino, il pubblico italiano scoprì per la prima volta questa specialità tanto insolita quanto entusiasmante. Da allora è stata autentica "curlingmania", irresistibile attrazione per il gesto tecnico, le scivolate e gli infiniti duelli di strategia per mandare le stones a punto. L’oro olimpico della coppia azzurra nello scorso mese di febbraio ha rappresentato un traguardo storico. E per molti versi semplicemente clamoroso.

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Al sensazionale successo di pubblico, con 2,6 milioni i telespettatori sintonizzati per l’impresa di Mosaner e Costantini, fa infatti da contraltare l’esiguo numero dei praticanti nostrani: qualche centinaio appena contro un totale mondiale che alcune stime collocano oltre quota 2 milioni di adepti. Un dato che racconta la peculiarità di un autentico miracolo sportivo evidenziando al tempo stesso i grandi margini di crescita del movimento, a maggior ragione dopo l’ultimo trionfo. 

L’auspicio è condiviso dal direttore dell'Azienda per il turismo Trento e Monte Bondone, Matteo Agnolin che, insieme al presidente del Consorzio Trento Iniziative Enrico Faes, sarà presente alla festa del 21 dicembre insieme all'assessore allo Sport del Comune, Salvatore Panetta, e all’assessore all’artigianato, commercio, promozione, sport e turismo della Provincia autonoma, Roberto Failoni.

"Il curling è ormai un’eccellenza italiana a cui il nostro territorio offre un contributo di enorme rilevanza - spiega Agnolin -. L’evento in programma presso la pista del quartiere Le Albere vuole essere un’occasione per celebrare la passione del pubblico e stimolare le persone, soprattutto i più giovani, favorendo il loro avvicinamento alla pratica di questa disciplina che, sono certo, continuerà a regalare grandi soddisfazioni agli sportivi italiani".

In occasione dell’incontro del 21 dicembre, dalle 18 i campioni trentini si esibiranno sulla pista ghiacciata di 200 metri quadrati - realizzata nel pieno rispetto della sostenibilità ambientale e utilizzabile ogni giorno dalle 14 fino alle ore 21 - invitando i presenti “più temerari” a sfidarli nella loro specialità. Un’opportunità per scoprire i segreti di questo sport e per tenere in allenamento i nostri campioni, chiamati ad affrontare le prossime impegnative sfide.

L’evento si inserisce nel programma dei Mercatini e di Trento Città del Natale, organizzato dal gruppo di promotori.