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La provincia aumenta le tariffe per lo smaltimento dei rifiuti: cosa cambia per i cittadini

"Aumento medio del 5%" dice la Pat, che intanto cerca nuovi impianti per "esportare" circa 30mila tonnellate

A partire dal 2022 aumenterà la tariffa per lo smaltimento in discarica dei rifiuti urbani e speciali. Un aumento che in prima linea riguarda le società che gestiscono la raccolta sul territorio, ma che poi molto probabilmente si ripercuoterà anche sulle tasche dei cittadini: "Gli uffici provinciali ipotizzano un aumento medio delle tariffe nell'ordine del 5%, quantomeno negli ambiti in cui sono raggiunte le migliori performances in termini di raccolta differenziata" dice la Pat in una nota. Insomma, meglio si differenzia, meno l'aumento dovrebbe farsi sentire per l'utente finale.

La nuova tariffa sarà di 225 euro a tonnellata, sia per i rifiuti urbani che per quelli speciali: nel secondo caso, una volta superate le 10 tonnellate, si salirà a 260 euro a tonnellata. La precedente tariffa di 160 euro a tonnellata per i rifiuti urbani era invariata dal 2017, mentre quella per i rifiuti speciali era stata aggiornata con un provvedimento dello scorso agosto.

Secondo le stime della provincia, nel 2022 la quantità di rifiuti da gestire si attesterà sulle 75mila tonnellate: 55mila tonnellate di rifiuto urbano indifferenziato, 3.500 tonnellate di rifiuto urbano indifferenziato insaccato presso Ischia Podetti da smaltire presso impianti di recupero/termovalorizzazione, 8mila tonnellate di rifiuto ingombrante, 4mila tonnellate di rifiuti speciali provenienti dai depuratori della Provincia, 5mila tonnellate di rifiuto speciale da scarto della raccolta differenziata.

Oltre alle quantità che saranno smaltite nelle discariche di Monclassico e Imer e quelle inviate ai termovalorizzatori di Bolzano e Dalmine, la provincia "ipotizza la necessità di esperire una o più gare per l’esportazione nel 2022 su altri impianti di una quantità di rifiuti stimata in 30.000 tonnellate". In sostanza, si cerca un sito per "esportare" altri rifiuti, il tutto però ad un costo stimato di circa 200 euro a tonnellata (180 per lo smaltimento cui se ne aggiungo circa 20 per il trasporto).

Considerando tutti questi fattori nasce dunque la nuova tariffa: gli uffici della provincia hanno stimato una cifra vincina ai 17,3 milioni per la gestione dei rifiuti, cifra che però con la vecchia tariffa a 160 euro a tonnellata avrebbe comportato una perdita di 4,1 milioni. Da qui l'incremento di 65 euro a tonnellata.


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