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Green pass obbligatorio, allarme tamponi: "Impossibile garantire il test a tutti"

In Trentino si stimano fino a 40mila lavoratori non vaccinati, ma in media si fanno circa 3mila tamponi al giorno

In Trentino c'è il rischio che non si riescano a fare abbastanza tamponi per garantire il Green pass ai lavoratori non vaccinati che ne faranno richiesta. Almeno, queste sono le stime (che in quanto tali potrebbero poi essere diverse dalla realtà). 

Ma la prospettiva, in vista dell'entrata in vigore venerdì 15 ottobre del Green pass obbligatorio per lavorare, spaventa non poco il settore. Prova con una metafora Paolo Betti, presidente di Federfarma Trentino: "In un teatro da mille posti, forse ne puoi far entrare duemila se metti una persona in braccio all'altra. Diecimila però è impossibile".

Veniamo ai dati: "Se i numeri che l'Azienda sanitaria ha pubblicato fossero confermati - ribadisce Betti -, significherebbe che 60mila trentini non si sono vaccinati. Di questi 40mila sono in età lavorativa: considerando le 48 ore di durata del Green pass, si tratterebbe di effettuare fino a 20mila tamponi al giorno, ma mediamente in Trentino se ne fanno 3mila". Numeri, secondo il presidente di Federfarma, "inimmaginabili e insostenibili per il sistema. Non tanto per carenza di tamponi, ma di tempo, risorse umane e problemi logistici". Insomma, se (e sottolineiamo il se) i numero sono questi, "il sistema non può reggere".

Già da qualche tempo la pressione sulle farmacie è cresciuta esponenzialmente: prenotazioni e code per ottenere il test sono ormai all'ordine del giorno. Alcune farmacie hanno anche studiato dei mini-abbonamenti per garantire il tampone a chi non è intenzionato a vaccinarsi, ma è disposto a spendere centinaia di euro e a sottoporsi ad un test ogni 48 ore. Un lavoro che per le farmacie è comunque pesante. Anche perché dietro al gesto del tampone, che dura pochi secondi, c'è poi tutto il processo di analisi dei dati, abbinamento con l'anagrafica del paziente, caricamento sui sistemi online: "Abbiamo chiesto alle istituzioni di darci degli infermieri da dedicare esclusivamente alla logistica dei tamponi, ma sono figure professionali che non si trovano, non ne hanno neanche per loro a sufficienta" conferma Betti.

Il presidente di Federfarma Trento non nascone la preoccupazione: "Come cittadino sono preoccupatissimo, come farmacisti ce la mettiamo tutta, e ne approfitto anche per ringraziare i colleghi che stanno collaborando per cercare di mettere questo servizio a disposizione di tutti".

Anche a livello nazionale la situazione non è che sia particolarmente diversa: "L' obbligo di Green pass per tutti i lavoratori finora ha prodotto un effetto modesto sulle vaccinazioni. Mi aspettavo di più in questo senso" aveva dichiarato ad inizio settimana il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta. "Se questi 4-5 milioni di lavoratori non si vaccineranno bisognerebbe fare 12-15 milioni di tamponi a settimana e questo non sarebbe proprio fattibile perché non abbiamo questa capacità produttiva". La soluzione più facile ovviamente è quella del vaccino: secondo Cartabellotta, "o questi 4-5 milioni di lavoratori si andranno a vaccinare, oppure bisognerà andare verso un obbligo vaccinale".


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